Tanti anni sono passati da quando l’Italia ha visto l’arrivo dei primi negozi cinesi di tecnologia, o forse sarebbe meglio definirli bazar nei quali trovare un po’ di tutto. Le così dette “cineserie”, rappresentavano prodotti di scarsa qualità che si rifacevano a prodotti occidentali, o giapponesi o coreani. Queste cineserie, si caratterizzavano per costi bassi, design appariscente e spesso per scarsa durata. Ma di tempo, ne è passato e la Cina è diventato un riferimento industriale raffinatissimo per l’alta tecnologia che ora è in grado di produrre, anche grazie alla globalizzazione del mercato del lavoro che ha permesso di delocalizzare gli impianti produttivi, giapponesi, coreani, americani affidandoli a compagnie cinesi. Ed è così che sono nate multinazionali al servizio dei più grandi produttori di tecnologia del mondo, ben contenti di delegare la produzione di molti componenti ad aziende diventate in poco tempo, leader nei vari settori hi-tech. Inevitabilmente lo sviluppo di tanto know how ha portato ad una vera gemmazione di grandi aziende cinesi impegnate nella produzione anche di smartphones che nulla ormai hanno da invidiare ai più riconosciuti e blasonati player corean-occidentali. Sicuramente Huawei è stata la prima azienda ad effettuare il grande salto, con curatissime roadmap produttive, campagne di marketing ambiziose e mirate e soprattutto proponendosi con prodotti dal rapporto qualità prezzo davvero invidiabile, l’azienda di Shenzhen si è affermata definitivamente nel gotha dell’alta tecnologia riuscendo ad inserirsi stabilmente tra i primi tre produttori di smartphones del pianeta. Ed oggi Xiaomi sta compiendo lo stesso percorso con grandi apparecchi venduti ad un prezzo molto competitivo, una compagnia che è impegnata nella produzione di un vero universo di alta tecnologia, smartphones ma anche tv, soluzioni per la domotica, droni, bici elettriche e decine di altri prodotti. E ci aspettiamo che altre grandi aziende come Zte, Meizu e tante altre possano a breve fare il gran passo. Il tempo delle “cineserie” è inesorabilmente tramontato.