La funzione di Google che abbatte le distanze

Cambia la forma ma il fascino e l’importanza di ascoltare una favola rimarrà per sempre, specialmente se raccontata da un genitore che non è così vicino da poterlo fare di persona.

Nasce da una famiglia statunitense, nella quale il papà prestava servizio militare in Afghanistan, l’idea che ha portato alla realizzazione del nuovo progetto di BigG. Il militare infatti, per far sentire meno sole le due figlie lontane migliaia di chilometri, usava registrarsi quando leggeva ad alta voce i racconti per poi inviarli a casa.

Il progetto però, oltre che ai militari, si rivolge anche a tutti coloro che, per esigenze lavorative, sono costretti a viaggiare spesso e/o non possono essere presenti a casa la sera. Un genitore, ad esempio, che registra la lettura delle favole, potrà poi dividerle in capitoli su My Storytime e sarà sufficiente un semplice comando vocale a Google Assistant per aver accesso a tutto ciò che è stato registrato sulla piattaforma, scegliere il racconto di interesse e ascoltare la favola, come se fosse presente lì a raccontarla.

Google ha reso noto, al momento del lancio del servizio, come i file audio verranno salvati in modalità totalmente sicura per la privacy nel cloud e saranno accessibili solo alle persone con cui si sceglie di condividerli.  Un modo virtuale per tenere in stretto contatto le famiglie quando, per cause di forza maggiore, non possono essere fisicamente vicine.

Dopo la funzionalità “Raccontami una storia” che permette di ascoltare, anche sui dispositivi mobile, le favole raccontate direttamente dalla voce di Google Assistant, un’altra conferma di come l’evoluzione di questi dispositivi tende a migliorare la vita quotidiana di quanti ne fanno uso.